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Visualizzazione dei post da marzo, 2025

Il brusco risveglio.

  Avviene che Pippalandia dichiari, questa volta apertamente, il suo volto spietato, corrotto e immorale.Avviene che rivendichi con orgoglio la sua disumanità, il suo volto cattivo, la sua efficienza nel commettere omicidi e nel fabbricare armi sempre più efficienti per farlo. La sua visione del mondo bovina che non ammette diversità, debolezza, dubbio. Ora Pippo Re si è insediato e avviene che sputi in faccia ai suoi alleati diversamente ipocriti, reclamando il “giusto tributo” al suo delirante e sconfinato potere.   Avviene che al comando politico adesso ci siano miliardari più pragmatici di quelli di prima e che, gli stessi, coalizzandosi, per la prima volta abbiano manifestato pubblicamente un potere immenso e mai visto prima.   Viaggiamo con loro, parliamo attraverso la loro tecnologia, compriamo quello che ci invitano a comprare e che loro stessi producono e rivendono. Conoscono tutto di noi fottendosene bellamente delle nostre dichiarazioni sulla privacy; ufficiali...

Inutili tabù

C’è una parola che è diventata quasi un insulto nel dibattito pubblico: socialismo. Un’altra è addirittura un tabù: comunismo. Eppure, se togliamo per un attimo le etichette, il pregiudizio instillato in quarant’anni anni di berlusconismo, se distogliamo lo sguardo dall’orrenda poltiglia burocratica e sciatta a cui ci ha abituati la compagine progressista, ci accorgiamo che i principi, portati avanti per oltre un secolo da questi movimenti, sono esattamente quelli di cui oggi abbiamo disperatamente bisogno. Non parlo di nostalgie, di falci e martelli sventolati per appartenenza, ma di idee. Idee chiare, necessarie. Sogni da trasformare in utopie, e utopie da trasformare in Futuro - quello maiuscolo - quello che, come l’amore, non vedi l’ora di vedere. Abbiamo bisogno di un pensiero che rimetta al centro le persone, la società. Perché oggi il lavoro e i lavoratori sono tornati a essere una merce, qualcosa da svendere al ribasso. Perché il diritto alla salute, all’istruzione, a una casa...

Lupi spiazzati dalla realtà

  - C’era una volta… - No! Aspetta… ma sei sicuro?   Il lupo è lupo.  Corre nel buio, libero, mangia quel che trova e che può, si riproduce e, tutto sommato, convive con tutte quelle favole che l’uomo gli ha appiccicato addosso per trovare un sicuro cattivo.   Poi ci sono le pecore.   La pecora è buona, (l’agnello poi, figuriamoci). La pecora fa beee. (Lo so! La mucca fa mu e, controintuitivamente il merlo non fa me). Insomma, tutta la narrazione sulla pecora è chiara. Suonerebbero diversi per esempio: “La pecora perde il pelo ma non il vizio”, o “ Affamato come una pecora”, “Sbranato da un branco di agnelli”, o il vecchio battaglione italiano dei “Lupi di Toscana” tradotto in “Pecore di Toscana”.    Insomma tutta 'sta retorica del buono, della disponibilità... E se non fosse così?   La butto lì: quando una cosa è gratis c’è SEMPRE la fregatura.   Nel 1973 lo scultore Richard Serra disse: "If something is free, you're the product." Se è grati...

Nessuna palma...

  Ma davvero volete l’elenco infinito di inutili guerre? A partire dalla seconda guerra mondiale furono sconfitti quelli delle “irrevocabili scelte?” Assolutamente no. Si piegarono a obbedire ad altro padrone e oggi ce li ritroviamo con lo stesso vagone di sterco tossico. Fu liberata l’Italia o semplicemente consegnata ad altro (?) padrone? Furono utili il Vietnam? L’Afghanistan? L’Iraq? La Libia? Il Libano? La Siria? E la favoletta dei due popoli? E le politiche devastanti statunitensi in Centro America e Sud America? Chi credete che qui da noi abbia fatto uccidere Mattei, Moro? O davvero credete che il Dc9 a Ustica sia caduto da solo, che Berlusconi fosse un galantuomo, che la mafia non esiste, a babbo natale e ai rettiliani? Oppure davvero credete che i servizi russi e americani non avessero nelle mani calcoli, strategie e previsioni degli effetti di questa sceneggiata sanguinosa messa in scena dalle nuove e moderne dittature del potere? No, non sono affatto stupidi, quelli siam...

Il mondo al contrario

  Il nuovo ordine mondiale che si è imposto dalla presa al potere di Trump… non è per niente “nuovo”. Sono solo cadute un po’ (badate bene, non tutte) di ipocrisie e oramai non essendoci più morale non è nemmeno necessaria la vergogna, nemmeno il bisogno di una bugia. Così come l’italico ventennio, il nuovo ordine usa la rabbia e la violenza, la vendetta e l’ignoranza, come linguaggio identitario. Il loro padrone, così come ai tempi bui, rimane il potere, il capitale, per il quale tutto è lecito, insomma il vero fine di tutto sono i soldi.  Siamo tornati a Patrizi e plebei. Oggi come allora si sono spartiti il mondo solo i più sanguinari e scaltri, i più furbi e potenti e l’hanno fatto col voto entusiasta del solito esercito di pecore ignoranti che da ogni tempo ammorba il futuro. Rifiutano la scienza, la cultura, l’integrazione. Odiano qualunque voce divergente, odiano i poveri (cioè tutti noi) che considerano semplicemente come inutile carne da macello, utili servitori/compr...