Hanno zanne e artigli e odiano gli intellettuali, la diversità e tutto quello che il loro sguardo suino non riesce a capire. Pretendono rigore e ordine, ma solo dagli altri perché amano il privilegio e fare il cazzo che gli pare. Non pagano mai il conto delle loro scelte e azioni, perché vigliaccamente preferiscono sugli altri farlo ricadere. La sequenza delle notizie e delle immagini sui giornali è agghiacciante ed è proprio uguale uguale a quel “mondo al contrario” che tutti si sono affannati a far finta di capire. Era “carta da culo” quella, ma capace di liberare lo sterco coltivato da troppi nel buio segreto del nulla delle loro esistenze. Non è “il cambiamento” questo, ma l’inizio di qualcosa che prelude, per noi o per loro, come fu per il nazifascismo, una tragica fine e tutto ciò sarà triste e necessario. Isoliamoli e cerchiamo di costruire un manifesto democratico di comuni intenti alternativo a questo scempio.
Ps – Questi pensieri, com'è ovvio, non fomentano nessuna violenza, ma solo un pensiero critico, cioè l'unico argine possibile ed efficace a questa pericolosa marea nera e montante. Faccio mie le parole di Gino Strada: “Io non sono pacifista, io sono contro la guerra”.
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