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Un nemico


Quello che vogliono i sionisti, i gruppi terroristici islamici, Trump, Fratelli d’Italia, la Lega, ecc. ecc., è semplice: vogliono un nemico. Ne hanno bisogno per far tesoro del facile consenso che smuove quell’enorme massa di simpatizzanti non ragionanti e quella furba minoranza di iene capaci di farlo.

Hanno bisogno di un gruppo terroristico islamico radicale di imbecilli criminali e ignoranti come capre, da manipolare a piacimento per creare, al momento giusto, la scintilla capace di innescare l’incendio. Questi ignobili hanno bisogno dell’ignoranza per proliferare.

Ma attenzione: sono due facce della stessa moneta, perfettamente sincronizzate. Entrambi assassini esperti e allenati, con una sola sostanziale differenza: l’una è l’esercito meglio armato, più efficiente e spietato al mondo; gli altri sono dei volenterosi imbecilli, vittime sacrificali di ingiustizie di ogni tipo patite anche e soprattutto per mano islamica. Entrambi fedeli a una lettura dei testi sacri che nel Medioevo sarebbe stata considerata già vecchia.

La logica militare di quel 7 ottobre è un complesso saggio di stupidità strategica, manipolazione, crudeltà bestiale e inutilità tattica. Da parte islamica per gli ovvi motivi che sono sotto gli occhi di tutti. Hanno mandato al macello il popolo palestinese come atto dimostrativo, con il pessimo e sbagliato calcolo che quell’azione militare “avrebbe incendiato la rivolta dell’intero mondo islamico”. Hanno sottovalutato ogni parametro e Israele, come sospetto avesse preparato e calcolato da tempo, li ha tranquillamente asfaltati.

Il popolo palestinese, nelle mani dei coloni e dei sionisti, era ed è comunque disperato da ottant’anni di ingiusta occupazione, di provocazioni ignobili, di una costante, sprezzante e strisciante occupazione territoriale in disprezzo di ogni risoluzione dell’ONU, in un’apartheid di fatto sempre più manifesta e insopportabile. Nulla dell’operato di Israele di questi giorni è “una sorpresa”, un “peggioramento”. Li hanno sempre considerati animali inferiori e non hanno mai avuto altra idea in testa della pulizia etnica.

Ma dalla parte israeliana non va meglio. Possono queste conquiste militari, questa “vittoria” e questo orribile bagno di sangue giustificare il totale annullamento dei propri ideali democratici, religiosi e umani? Israele si è cancellata, e lo dico con dolore. Ho conosciuto ebrei saggi e giusti, umani e preziosi, e tutti loro sono stati sconfitti come noi, come tutti.

Deporteranno tutti i due milioni di palestinesi? Sì. Molto probabilmente sì. Li ammasseranno in un crescendo di orrore nella parte sud di Gaza e costringeranno l’Egitto a sparargli contro per impedire l’invasione.

Tutti. Tutti gli attori di questa tragedia hanno le mani sporche di sangue. Tutti tranne il popolo palestinese, i bambini trucidati, le donne disperate e noi che facciamo parte della parte del mondo che non ha tradito le leggi di umanità e giustizia universale. Gli altri capi di stato, governi, diplomazie (con i nostri in prima fila… che vergogna!) hanno scritto il loro nome nello stesso libro degli orrori, esattamente sotto quello dei sionisti e dei terroristi islamici. Subito prima, in quel libro, ci sono i nomi che hanno insanguinato la metà del ‘900. L’orrore e l’ignoranza sono catene difficilissime da spezzare.

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