Passa ai contenuti principali

La Grande Conversione

 


 La grande conversione.
Non per umanità, ma per convenienza. Non per senso morale, ma per ricerca di consenso.
Eccolo “il risveglio delle coscienze” a cui stiamo assistendo nelle ultime ore. Improvvisamente scrivono articoli e pubblicano foto, tutti diventano consapevoli che si è “passato un limite”, che forse è “scappata la mano”.
Invece no.
Era, ed è, tutto pianificato. Tutto l’orrore, tutta la rete di silenzioso consenso, tutta l’ideologia marcia che ha generato tutto questo.
Tutto. Esattamente come questa “conversione”.
Sarebbe bello immaginare, per loro, un futuro di notti insonni alle prese con la loro coscienza, ma niente è più lontano dalla verità. Questi non ne hanno di coscienza, di morale, di umanità.
Sono mostri.
Proprio quella marcia che gridava “sono una mamma”, proprio quello spietato col parrucchino rosso che blaterava di libertà. Proprio tutti. Come il “grande giornalista”, il “grande direttore, novello storico”, proprio come tutta la televisione e la stampa. Marci.
Ora si affannano a cambiarsi i vestiti che quelli di prima avevano inzuppati di crimini e falsità. Ma non c’è nessuna inversione di rotta.
Lì la gente non avrà nessun futuro e continuerà a morire, nonostante gli aiuti, la pacificazione col mitra in bocca e i bambini nel mirino.
Quelli che sono assassini, colpevoli, complici e carogne rimarranno tali.
Quelli che sono morti, anche.
Personalmente, e so di non essere solo, oggi come allora ripeto: MAI PIÙ!
Ma da adesso che vadano all’inferno con le loro cerimonie ipocrite, coi loro "giorni della memoria" (perduta, o mai avuta) e col vittimismo peloso e omicida.
Sono voluti entrare nella parte sbagliata della storia, che ci rimangano, in compagnia del peggio dell'umanità.

Commenti

Post popolari in questo blog

Liberiamoci!

  La situazione innescata dall’irresponsabilità sovranista statunitense è, per sé stessa e per il mondo, tragica. Fare a meno degli Stati Uniti è però necessario e complesso. No! Non tagliamo nulla degli Stati Uniti della Beat Generation, né di quelli di Pete Seeger, di Woody Allen, dei sinceri democratici, di generazioni e generazioni di uomini e donne che, per la Democrazia, per la conquista dei diritti civili e per la Libertà, si sono immolati.  Gli Stati Uniti sono, anche e soprattutto, Martin Luther King, sono letteratura, jazz e blues. E noi, con quel popolo di ultimi, siamo fratelli e sorelle. Sono nostri compagni. Ma recidere il cordone che ci lega alle amministrazioni sanguinarie e sprezzanti dei diritti internazionali, che si sono succedute negli ultimi decenni, con la logica perversa e inumana delle multinazionali e le interferenze tossiche della CIA, è diventato per l’Europa e per l’umanità tutta esiziale. I loro e i nostri sovranisti sono già stati sconfitti da...

Un nemico

Quello che vogliono i sionisti, i gruppi terroristici islamici, Trump, Fratelli d’Italia, la Lega, ecc. ecc., è semplice: vogliono un nemico. Ne hanno bisogno per far tesoro del facile consenso che smuove quell’enorme massa di simpatizzanti non ragionanti e quella furba minoranza di iene capaci di farlo. Hanno bisogno di un gruppo terroristico islamico radicale di imbecilli criminali e ignoranti come capre, da manipolare a piacimento per creare, al momento giusto, la scintilla capace di innescare l’incendio. Questi ignobili hanno bisogno dell’ignoranza per proliferare. Ma attenzione: sono due facce della stessa moneta, perfettamente sincronizzate. Entrambi assassini esperti e allenati, con una sola sostanziale differenza: l’una è l’esercito meglio armato, più efficiente e spietato al mondo; gli altri sono dei volenterosi imbecilli, vittime sacrificali di ingiustizie di ogni tipo patite anche e soprattutto per mano islamica. Entrambi fedeli a una lettura dei testi sacri che nel Medioevo...

Ragazzacci

  Certe età sono schive come animali selvatici. Per me, senza figli, gli unici osservatori possibili sono l’insegnamento e qualche amicizia, le persone, certe preziose e alcune pericolose. Ho un’ammirazione sovrumana per molti amici genitori e quando vedo quel che costa la battaglia quotidiana che affrontano per amore, mi sciolgo. Sarà che (per me) le parole sono importanti, chi poi, psicologi e insegnanti, guarisce e fa crescere le persone con, appunto, la sola forza delle parole, ha il mio incontrastato amore. I ragazzi vivono un mondo a loro fortemente ostile, un oggi narcisista e paranoico, saccente, ignorante e presuntuoso, ladro e infame, che a ogni passo propone un tutorial sulla “giusta” maniera per risolvere le cose. Alla fine, c’è sempre qualcuno al mondo che gli/ci toglie la preziosa illusione di essere i migliori, la personalissima progressione necessaria per cercare di esserlo. Tutto è diventato pericolosamente binario: vincenti/perdenti, bianchi/neri, g...