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Questione razziale?



Quello che da sempre hanno in testa i sionisti israeliani è una terra loro (‘Grande Israele’) e definitivamente sgombra dai palestinesi. Al massimo, viene concesso a questi ultimi lo status di schiavi, di animali umani.

Lo stesso perseguono metodicamente le comunità ebraiche, tra le quali quella romana si distingue per cecità e determinazione.

Al tempo, Mussolini appoggiò senza indugi la persecuzione degli ebrei e la ‘soluzione finale’ attuata da Hitler. Lo fece mettendosi, senza esitazione, dalla parte sbagliata della storia.

Chi difese gli ebrei? Fummo noi Resistenti, furono i socialisti e i comunisti italiani, fu parte dei democristiani, fu l’Italia migliore. Senza se e senza ma. L’antifascismo fu anche antirazzismo.

Oggi, Meloni, Trump e la maggioranza degli Stati europei – con gli Stati Uniti in testa – appoggiano e finanziano la soluzione finale.

Loro, con le loro armi e una rivoltante ipocrisia, stanno attuando un genocidio e organizzando, ora dopo ora, un gigantesco campo di sterminio.

Sempre oggi, con un preciso e organizzato piano di propaganda, accusano chiunque levi una voce contraria di antisemitismo. Lo fanno con il controllo sui social, sui canali d’informazione, attraverso l’intera stampa asservita e complice; lo fanno con provocatori; lo fanno con il peso delle lobby (lo sapete che la TEVA è la più grande casa farmaceutica israeliana?). Lo fanno con la stessa protervia animalesca dei loro nonni.

Noi saremo sempre, ieri come oggi, contro ogni razzismo, contro ogni persecuzione e dalla parte dei più deboli. Sicuramente non dalla parte degli assassini di Hamas, ma da quella del popolo palestinese, che è altra cosa. Sicuramente al fianco dei pochi israeliani che si oppongono a questa follia omicida.

Per noi non è questione razziale. Per loro sì.

Sicuramente, oggi come allora, siamo e saremo dalla parte giusta della storia.

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