Cosa è più terribile? La guerra o l’indifferenza? Cosa feriscono e uccidono di più, le bombe o quelli che decidono di lanciarle?
Bestie sono diventati i bambini. Da ammazzare, cancellarne persino la vista e il suono dell’innocenza. Oramai stiamo arrivando a grandi passi verso i 4000 bambini morti nel genocidio dei palestinesi, assassinati dagli israeliani.
Il termine giusto per chi uccide un bambino è questo: "assassinio", ed è senza se e senza ma, un crimine.
Quattromila innocenti assoluti sterminati con freddezza con un bottone schiacciato da lontano, con noi tutti che guardiamo da un’altra parte, che ragioniamo ed esprimiamo dotte differenze, pelosi distinguo, ipocrite parole. Loro muoiono nel fragore di una bomba, spappolati, schiacciati e smembrati, noi si blatera di diritti e civiltà, di democrazie e di giustizia.
Le parole sulle labbra dei loro assassini, israeliani e americani, diventano una poltiglia informe e maleodorante. Come ai tempi del nazismo si è superato il limite umano e mai potrà esistere un qualsiasi perdono, per loro e per gli indifferenti.
La loro visione dell’Occidente dei “buoni” è morta con quei bambini e mai più nessuno potrà dire: “io non sapevo”.
Erode, in quella che chiamiamo “la strage degli innocenti” ne uccise forse venti o trenta.
Quattromila bambini uccisi, noi, come li vogliamo chiamare?
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