Non è democrazia un sistema che genera disperati, che manipola le opinioni, che impone le sue regole come derivate dal destino. Non è il pensiero differente il nemico, non il dubbio, non il cambiamento, la rivoluzione. Sono parole queste che riguardano sia Hamas che la Jihad, sia la Russia che gli Stati Uniti e questo fa pensare.
Chi ha mai eletto gli Stati Uniti come guardiani e poliziotti del mondo? Chi se non il capitalismo e il liberismo esasperato, imposto con la violenza, ha creato lo sfruttamento e l’impoverimento dei molti a favore dell’arricchimento inimmaginabile dei pochi? Chi parla di popolo per dare poi tutto alle multinazionali?
Non è democrazia quella che ha due pesi e cinquanta misure nel giudicare e condannare le ingiustizie e i crimini. Non è democrazia quella che confonde il profitto con l'evoluzione.
Mettiamoci nei panni dei palestinesi: sfrattati con violenza dalle loro terre, trattati come bestie, rinchiusi e decimati in territori sempre più piccoli e poveri. A farlo sono stati Israele e “l’appoggio incondizionato” americano, da sempre ignorando sistematicamente ogni legge, risoluzione, qualsiasi giustizia e dignità.
Di chi dovrebbero fidarsi i Palestinesi? A consegnarli nelle mani del jihadismo, a creare il vicolo cieco che li porterà alla cancellazione della loro autonomia e della loro stessa esistenza sono stati i loro stessi carnefici: Israele e gli Stati Uniti, Hamas e la Jihad.
Fateci caso: passato Biden da Israele e “miracolosamente” e improvvisamente sono scomparse dalla stampa le notizie dei bombardamenti e delle sofferenze dei disperati. Tutto passato in secondo piano. Come avessero smesso, come se non esistesse più il problema. La verità è un’altra e il mainstream mente schifosamente.
Continuano i bombardamenti, continuano a morire a centinaia i civili, le donne, i pochi vecchi e i tantissimi bambini. Li hanno sfollati come bestie e come animali dormono per terra. Senz’acqua da bere, senza nulla da mangiare senza un futuro, diverso dalla vendetta, da sognare. I loro carnefici continuano a vomitarsi addosso la stessa merda di odio e violenza, ingiustizia e paure che li rende uguali e indivisibili. Loro, i palestinesi, sono destinati a scomparire perché non hanno la possibilità di scegliere un destino diverso da quello che gli viene imposto dalla violenza e dall’ingiustizia.
Noi tutti, se non ricominciamo ad alzare la voce e farci sentire, saremo destinati a scomparire; perché la democrazia è cosa viva che non ha bisogno di sceriffi, di miliardari e di fascisti travestiti da moderni salvatori.
La democrazia è giustizia uguale per tutti, diritti universali, è lotta senza quartiere ai privilegi. È democrazia quella che non lascia indietro nessuno, che si prende cura dei più fragili, è democrazia quella che impone la pace con le ragioni di giustizia e libertà, quella che difende la diversità e ascolta e trasforma in inclusione ogni voce che la anima e arricchisce.
È democrazia quella scritta a chiare lettere nella nostra Costituzione.
Dovrebbero impararla i russi e gli americani, dovrebbero capirla gli Jihadisti, dovremmo ricordarcela noi e scacciare a calci in culo tutti questi politici che non sono degni nemmeno dei maiali.
Valerio Perla
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