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L'eterno orrore del colonnello Kurtz

 


Nella striscia di Gaza sta avvenendo un vero genocidio. Sottoposti a bombardamenti per niente selettivi interi quartieri sono stati rasi al suolo. In questo momento circa 400.000 persone su due milioni, non hanno un posto dove ripararsi e il numero è destinato ad aumentare di ora in ora. Vivono come fantasmi uomini, donne, vecchi e bambini in una città senza acqua e corrente elettrica in balia dei bombardamenti e dell’imminente invasione israeliana. Nessuno può uscire da quei territori. Solo aspettare di essere massacrato.

Hanno qualche colpa da espiare? No. Nessuna.
Non hanno nessuna colpa i bambini e i civili, coloro che da settant’anni aspettano giustizia, il riconoscimento di almeno un pezzo della loro patria usurpata. L’applicazione delle risoluzioni dell’ONU in loro difesa. Nulla. Vince la legge del più forte e più furbo e mi fa veramente schifo l’ipocrisia ignobile che riempie le pagine di quasi tutta la stampa nostrana.

A quanto risulta da numerose testimonianze non sarebbero mai esistiti i “quaranta bambini decapitati” ovviamente questo non toglie neanche un briciolo di responsabilità a chi ha ucciso a sangue freddo civili disarmati, ma testimonia in modo chiaro la volontà ultima del mainstream di dipingere un “cattivo” imperdonabile e molto più assassino degli altri assassini.

Come in tutte le guerre i cattivi usano le armi e i buoni sono esclusivamente i civili inermi.

Ma la guerra si fa anche con la propaganda e in questo America e Israele non sono secondi a nessuno.
Il conto dei morti dall’una e dall’altra parte è continuamente limato per non creare scalpore, per dare la sensazione di una tranquillizzante simmetria. Così volano i missili e disintegrano interi quartieri residenziali, rifugi, università ospedali polverizzando insieme a tutto questo anche le parole ipocrite come “risposta proporzionata”.

Ma non c’é niente di tranquillizzante in una fila interminabile di salme che da morte sono esattamente uguali tra loro. Che differenza c’è tra un bambino israeliano e uno palestinese? E quale tra un civile disarmato e un altro?
Cadaveri. Morti, salme, mucchietti di materiale senza vita. Non più un futuro, un sorriso una speranza o un sogno.
La maggior parte dei morti sono civili e questa non è una guerra ma un genocidio e chiunque fa finta di non capire è semplicemente complice.


A noi tocca assistere impotenti a questa ignobile strage iper-annunciata.
È oramai chiara a tutta la società civile l’inutilità della guerra, evidentemente non è così per coloro che amministrano il potere e decidono chi può vivere e chi morire, chi ha diritti e chi non ce li ha, chi può aspirare a un futuro e chi no, chi è schiavo e chi è padrone.
È importante ribadire che Giustizia e vendetta sono opposti, che ad ogni azione corrisponde un’azione evidentemente uguale e contraria e che questa spirale orrenda genera solo sconfitti e mai, mai, vincenti.
Nessun vincitore…
Solo persone orribili con bandiere che grondano sangue innocente.

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